Orgoglio, emozione…ed anche un po’ di voltastomaco…

Orgoglio, emozione…ed anche un po’ di voltastomaco…

Raffaella, moglie di nostro nipote Nicolò, si sta avviando verso la parte finale del suo percorso universitario, e nell’ambito di una ricerca di documentazione storica presso un importante archivio di Como si è imbattuta in questo documento…

è stato rilasciato dall’Ufficio Patrioti – rappresentante del Governo Italiano – il 25 maggio del 1945.

In quel documento si attesta che mio papà, Giuseppe Besana (per noi tutti Peppino) “dall’8 settembre 1943 si metteva immediatamente con il capo del movimento di resistenza clandestina del paese diventando anch’esso uno dei più fervidi animatori del movimento.
Arrestato il 10 settembre del 1944 veniva deportato in Germania ma durante il viaggio riusciva a fuggire e a riprendere la sua attività partigiana radunando intorno a sé una compagnia bene organizzata e mantenendosi sempre in contatto con i comandi svolgeva così un lavoro intenso di informazione rendendo infiniti servizi alla causa e procurandosi grande numero di armi dalle stesse forze repubblicane fino al giorno della liberazione”

e si fa cenno anche alla sua restituzione di un mitra, “versato in piena efficienza”

Già in passato avevo postato alcuni racconti sull’attività partigiana di mio papà, tratti da un libro “instant book” di quei tempi e da altre fonti, tutte notizie che purtroppo ho appreso solo dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1994.

Questo però è qualcosa di diverso, è un documento ufficiale, rilasciato da chi nel 1945 era stato incaricato dal Governo Italiano di rendere merito a chi si era messo in gioco senza se e senza ma

Se si cerca sul web il termine “patrioti”, si trova anche il riferimento ai “Patrioti per l’Europa”, un gruppo sovranista ed euroscettico di estrema destra cui appartiene anche la sconcertante “Lega per Salvini Premier”…
il più squallido accostamento con il termine “patrioti” che la dice lunga sui tempi e sulla narrazione che stiamo vivendo…

sono certo che, da lassù, papà Peppino sarà lieto che, sia pure in ritardo, suo figlio abbia potuto provare, grazie a lui, un nuovo motivo di grande orgoglio…

e sono anche certo che, al solo pensare a quello squallido accostamento con un termine nobile quale “patrioti”, anche per lui, come accade a me, l’emozione e l’orgoglio lascino spazio ad un sano, inevitabile voltastomaco…

Grazie ancora Peppino, e grazie a tutta quella straordinaria e forse irripetibile generazione.

ps: nelle foto anche il documento dell’Ufficio Patrioti relativo a mio zio Giovanni, fratello maggiore di mio papà, con lui nella Brigata Puecher.

Ufficio Patrioti – Giuseppe Besana
(clicca per ingrandire)
Ufficio Patrioti – Giovanni Besana
(clicca per ingrandire)

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