Tra “scherzi a parte” e “accà nisciun è fess!”

Tra “scherzi a parte” e “accà nisciun è fess!”

 

19 maggio 2016 

(mio post su Fb del 18 maggio)

Complice (purtroppo…) qualche giorno di convalescenza post operatoria (ed impossibilitato a stare a lungo davanti al pc, pena copiosa lacrimazione…), ieri pomeriggio ho scelto di seguire in diretta Tv i lavori del Consiglio Comunale, impegnato nella ricerca spasmodica dell’approvazione del bilancio, senza la quale scatterebbe il commissariamento….

Viene preannunciato un intervento, finalizzato a determinare una variazione di bilancio atta ad identificare risorse “a sostegno degli impianti sportivi”…
“Bene!”, mi dico, sarebbe anche ora che qualcuno se ne occupasse…

salvo poi rilevare che il “focus” dell’intervento è il costo dell’acqua delle piscine, per il quale si auspica, a favore dei gestori, una riduzione del 50% (a carico del Comune), pari a circa 280mila euro…Mi è sembrato di essere su “Scherzi a parte”

ma come, si “affronta” il problema degli impianti sportivi cittadini (pochissimi, inadeguati, spesso non a norma) limitando il tutto al costo dell’acqua delle piscine??? mah, forse perché gli impianti sportivi a Genova fanno acqua” da tutte le parti…
quindi occorre limitare le perdite….

Ma non è finita qui…

giunge notizia (riportata poi con dovizia di particolari dalla stampa) che il capogruppo di un importante partito di maggioranza abbia accusato palesemente una consigliera del suo partito di avere fatto cadere una delibera al fine di garantire gli interessi dell’azienda di famiglia del suo “capo corrente”
poi, dulcis in fundo, arriva anche la notizia, sussurrata ma non smentita, di “deleghe allargate”, o come le definisce qualche consigliere, probabilmente a ragione, una vera e propria “campagna acquisti” dell’ultima ora…

ce n’è a sufficienza per maledire ancor di più l’intervento chirurgico ai canali lacrimali ed al setto nasale, senza il quale oggi sarei spaparanzato al sole delle Canarie, lontano, anche fisicamente, da questa tristissima edizione pseudo istituzionale di “Scherzi a parte”…..

ps: (il fondo del logo non l’ho inserito “grigio per caso”… anche se la tonalità è volutamente chiara, da inguaribile ottimista…. nonostante tutto)

 

19 maggio 2016 

A PENSAR MALE SI FA PECCATO…. MA SPESSO CI SI AZZECCA…
(ovvero : Accà nisciun è fess !!!)

Alcune ore fa in un mio post ho fatto cenno all’impegno assunto dal Comune a seguito di mozione presentata da alcuni consiglieri che, pubblicizzata genericamente come intervento a “sostegno alle attività sportive”, è in realtà un contributo volto a ridurre del 50% i costi relativi alle utenze degli impianti dati (e questo è un particolare che fa tutta la differenza…) “in concessione” ad Associazioni Sportive, senza alcuna ricaduta quindi per la quasi totalità delle attività sportive della nostra città.

Poche ore fa l’ex Assessore allo Sport della Regione Liguria, Matteo Rossi, ha elogiato quest’iniziativa con un post, cui è seguito un mio commento, meno entusiasta…, al quale sono seguiti due altri post (Giorgio Giorgi e Giorgio Scarfì) che hanno dato un’ulteriore possibile supporto alle mie perplessità…
soprattutto quando ho collegato il tutto al fatto che in Consiglio Comunale si è fatto cenno (come esempio, neh…) “solo” ai costi dell’acqua per le piscine….

Se arrivate fino all’ultima riga dell’ultimo commento (bastano tre minuti), forse, come è capitato a me, avrete anche voi la percezione che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca…

(Matteo Rossi ex assessore allo Sport Regione Liguria)
“C’è chi è “alla frutta”, chi fa la solita “fuffa”, e c’è chi cerca di mettere in campo azioni concrete. Una misura sicuramente degna di nota è l’ordine del giorno votato in Consiglio a Genova, prima firmataria Cristina Lodi .. con cui si impegna il Comune ad allinearsi alla maggior parte dei Comuni della Liguria, contribuendo al pagamento di almeno il 50% delle utenze degli impianti sportivi in concessione.”

(Carlo Besana)
Come dovresti ben sapere occorre ben altro… Soprattutto occorrerebbe ricordarsi che gli impianti “non in concessione” ma gestiti dall’ente pubblico sono al limite della decenza, spesso manco a norma per campionati, e gli allenamenti costano come una cena da Zeffirino…. Infatti alla frutta sono i soliti sport…
Se questa deve essere intesa come misura “a favore dell’attività sportiva” (dopo quattro anni di amministrazione) è il chiaro segno della “disattenzione” verso lo sport in senso complessivo, quanto meno una scarsa conoscenza delle problematiche più diffuse e comuni a miriadi di società, che in altre città (e regioni) vengono affrontate in modo ben più concreto.
Fare attività giovanile in strutture comunali pagando 32 euro/ora palestre un po’ così (cioè circa 50 euro ad allenamento) si commenta da se’..
Poi ben vengano “sconti” agli uni e non agli altri, meglio di niente, ma non facciamo “spaccio” di entusiasmo... Con tutto il rispetto.

(Giorgio Giorgi)
Arriva l elezione e si prepara il marchettone. E le società sportive che si ammazzano a gestire impianti in concessione demaniale (dove lo stato dice che ci pensa il comune ed il comune che il bene è demaniale ma tutti e due declinano anche la responsabilità per le strutture in cemento armato)?

(Giorgio Scarfì)
Argomento che gli addetti al settore come Carlo Besana e Giorgio Giorgi e anche il sottoscritto conoscono abbastanza bene. Io l’avrei chiamato misura a favore dei concessionari di grandi piscine (sarebbe stato più onesto e trasparente..ma forse non si poteva).
Concessionari che magari, per vincere la gara (a volte dopo ricorsi al TAR contro altri vincitori, a volte subentrando in situazioni fallimentari) si erano impegnati tra l’altro in opere di ristrutturazione e miglioramento energetico degli impianti proprio per far fronte a questi costi che sono poi (lo scopriamo adesso ?) i maggiori costi di una piscina e che il comune aveva dato in gestione in quanto non i grado di fronteggiare.
Io amo questo lo sport e lo sport delle piscine in particolare ma se fossi uno che ha perso una gara qualche anno fa a e adesso il comune sgrava al vincitore una parte sostanziale dei costi farei ricorso per il rifacimento della gara essendo cambiate in maniera sostanziale le condizioni di aggiudicazione.
Non credo che serva ricordare una delle prodezze delle giunte passate amanti della creazione di società partecipate “fuffa” (queste sì vera fuffa) di cui stiamo pagando tutt’ora i conti come la SportinGenova.
Questa è un’ operazione alla quale purtroppo non è complicato dare nomi e cognomi dei beneficiari e che si somma ai costi degli altri “fallimenti” dovuti alle prodezze amministrative e gestionali del passato. Cerchiamo di dire le cose con chiarezza prima di tutto

 di solito chiudo con “sipario”, stavolta mi scatta “applausi”….

 

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