L’enalotto elettorale visto da Enrico Testino

L’enalotto elettorale visto da Enrico Testino

27 aprile 2017

Da tempo Enrico Testino non mi sorprende più…
una capacità di analisi/sintesi che di rado si trova sulle pagine dei social.
Si può condividere oppure no (io ad esempio sulla questione relativa al centrodestra sono molto in sintonia con il pensiero espresso da Giorgio Scarfì, cioè sul fatto che a livello locale le differenze ideologiche possano incidere meno)   ma è indiscutibilmente un’analisi da applausi..
E sulle case popolari beh, non è stata di certo un’amministrazione di centrodestra a salvare il bilancio della Regione appioppando all’istituto che gestisce le case popolari (ARTE) un debito di oltre 100milioni di euro (la cosiddetta cartolarizzazione) con la “garanzia” di un rimedio che non è mai arrivato…
tant’è che ancora oggi, oltre al debito, c’è un costo finanziario annuo di 7milioni di euro a carico di ARTE.
E sulle scelte normative recenti, c’è da dire che sono state attuate dalla Regione dichiaratamente in accordo con i comitati di inquilini, quasi completamente diretti da presidenti iscritti al PD….

(post dalla pagina Fb di Enrico Testino)

Come da costume mi piace esprimere chiaramente i miei pensieri e analisi sulle elezioni prossime e le mie scelte di voto.

Sottolineo che una cosa è iscriversi ad un partito o movimento politico (cosa degna ma non ineluttabile) o semplicemente votarlo, guardarlo con interesse, dare contributi culturali.
Preciso anche che il fatto che voti per un gruppo non significa che odio o vedo come “il nemico” gli altri gruppi.
Non esistono gruppi completamente sani e gruppi completamente marci (precisazioni un po’ coglione …ma oggi si tende a leggere tutto come contrapposizione da gradinate).
Da anni lavoro con reti territoriali (anche se il passaggio alla politica lo vedo in generale, e anche per me, come potenzialmente bello e fisiologico per chi si occupa della città) perché penso che più la cultura e la consapevolezza collettiva di una città cresce più tutte le parti politiche diventano più competenti.
Su Genova siamo un po’ indietro…

Preciso che tengo i commenti belli o propositivamente critici. Gli altri DELETE

Le “grandi coalizioni” in campo.
Sono un po’ grezzo nel non parlare di tutti…ma faccio una forzatura senza togliere dignità a tutti quelli che si presentano da soli tenendo alte diverse bandiere e promuovendo specifiche idee.

PD e liste collegate.
Il PD in Italia e anche nei Comuni è l’unico partito ormai rimasto che abbia una capacità e competenze di governo e amministrazione generali. E’ anche il riferimento di una sinistra riformista, spazio necessario e vitale. Son amico di decine di dirigenti e attivisti PD e condivido con loro un mucchio di cose.
I limiti, su Genova e in generale, che vedo è che siamo arrivati ad un momento storico, con urgenze ambientali e di sostenibilità in cui bisogna puntare a una riforma generale urgente.
Il PD e soci avendo governato questa città per moltissimi decenni è come se, fatemi usare questa immagine esagerata per capirci, fossero diventati una cosa sola con l’apparato amministrativo, il mondo economico, il mondo associativo e quindi non potessero essere più “parte terza” quando passa al governo.
Ciononostante, sia ben chiaro, penso che la quasi totalità degli appartenenti a questo gruppo lavori, come intenzione, animato da spirito di servizio e passione.

M5S
Il movimento 5 stelle è una sorta di gigantesco enalotto elettorale che porta, di volta in volta, persone al governo che hanno passione e hanno fatto un piccolo percorso di attivismo.
In questo momento quindi ha il pregio di essere l’unico spazio politico che può permettere a persone volenterose di arrivare a candidarsi senza troppo astrusi percorsi di ammaestramento.
La garanzia che vedo in questo movimento è Grillo che… garantisce che non prenda troppo spazio la pericolosa vocazione emotivo totalitaria del movimento

Bucci e collegati
Meno male che qualcuno continua a tenere una sorta casa per i liberisti, i democratici, i repubblicani di destra… in attesa che si ricrei una casa degna di questo nome. Questo gruppone avrebbe, dico avrebbe, i soliti meriti di una destra virata sul liberismo, la libera impresa, l’economia, la libertà individuale spinta.
Ma… la presenza di Lega Nord e Fratelli d’Italia rende per me questo gruppo impossibile da considerare.
Penso che le politiche promosse da alcuni diventino poi, diffuse nella società e nelle leggi, strumenti di ingiustizia, violenza e, in alcuni casi, morte (barconi non accolti)

Chiamami Genova
Una proposta che viene dai territori, da molti attivisti. Una proposta che raccoglie realtà minute e “dal basso” e il mondo della sinistra/sinistra elettorale. Una proposta che è bene che esista. Inoltre… li conosco quasi tutti, per me è difficile non vederne il pregio in termini di afflato di passione, onestà, conoscenza della città e delle sue persone nei quartieri. Il limite…probabilmente è un limite di capacità di “fare voti” (basta vedere lo sfortunato nome.. 🙂 ) e, forse, una vocazione che continua a sentirsi i “più giusti” e a faticare a trovare alleanze.

Detto tutto questo voterò, per come avevo già deciso da tempo per M5S e un votino per Chiamami Genova.
I motivi li ho detti prima. Scommetto su un cambiamento forte dovuto all’enalotto elettorale appassionato dei M5S e do un po’ di forza alla “coalizione” che conosco meglio e che sostiene molti cittadini attivi.

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