una giornata “da rotocalco”…o “la giostra della vita”…

Avete presenti i “rotocalchi”?

Quelle riviste “per famiglie” in cui ci trovi, in sequenza random, la copertina, il servizio sulle vittime della guerra in Ucraina, il gossip sui Ferragnez, l’oroscopo, l’intervista al politico del momento, le nuove “fiamme” dei calciatori, i racconti delle famiglie scampate al terremoto…

ecco, ieri per me è stata una giornata “da rotocalco”…

io e Susanna abbiamo annullato tutti (ed erano molti) gli impegni previsti in mattinata e nel pomeriggio e siamo partiti alla volta di Lambrugo, in Brianza…

l’ultimo saluto a Giulio, mio ex compagno di basket dei primi anni settanta…

l’occasione per rivedere molti amici di quei tempi spensierati…

non rivedevo da decenni, Silvia, la moglie di Massimo, uno dei nostri (pochissimi ma sempre presenti) tifosi di allora, scomparso troppo presto…

idem Gerry, con il quale ai tempi delle sfide mondiali tra Fisher e Spassky (che avevano fatto scoprire a mezzo mondo il gioco degli scacchi) ci sfidavamo con la scacchiera sulla panchina del distributore di benzina di mio papà…

e che dire di “Bacco” che mi ha fatto tempo fa, via whatsapp, un meraviglioso regalo: la foto di una nostra partita di basket con mio papà (presenza rarissima) a bordocampo…

e Renata, poi diventata moglie del nostro compagno Bruno, che ricordo nitidamente quando, ragazzina, passava davanti al piazzale dell’oratorio con i suoi lunghi capelli neri che sconfinavano in un bianchissimo trench/impermeabile…

e che gioia rivedere dopo tanti anni “Delfino”, che con la sua Fiat 850 coupé dotata di cavo di traino mi “salvò” un sabato sera da una situazione imbarazzante, che gli amici trasformarono in un’epica avventura da ricordare ancora oggi con particolari sempre più ricchi…

tanti ricordi affiorati nel breve incontro al bar con alcuni dei “Dinosauri” (così ci siamo autodefiniti 3 anni fa ad una reunion cestistica in Brianza) che non hanno voluto far mancare a Giulio l’ultimo, commosso saluto…

poi via di nuovo, un rapido ritorno a Genova…

in tarda serata era in programma il festeggiamento per i 60 anni di carriera dell’amico batterista Sergio Morselli, intervistato da Radio Sanremo TV proprio nel giorno del suo 76^ compleanno…

una rapida variazione di percorso a Cesano Maderno, in un incredibile negozio di gadget rock-metal (alla ricerca di qualcosa che potesse essere gradito a Sergio), una piacevolissima cena a casa Rollandini, con i quali non ci vedevamo da un po’, e poi tutti insieme da Sergio…

in poche ore tristezza e commozione, per il vecchio amico Giulio che non c’è più, il gioioso incontro con persone che non vedevi da decenni cui è legato il ricordo di piacevoli momenti della tua gioventù, gli aneddoti cestistici, il curioso negozio di gadget metal-rock, la cena con amici che non vedi da settimane, la festa di compleanno, l’emozione (e commozione) di Sergio per un’intervista che si è trasformata in una festa con tanti amici inattesi…

un tourbillon di emozioni, gioie, tristezze, ricordi che si alternano tra loro in poche ore…

e tornando a casa ho pensato che sì, una giornata così, l’avrei potuta definire come una giornata “da rotocalco”…

o forse, come dice qualcuno, una giornata in cui la vita ti sembra quasi un caotico giro di giostra, “la giostra della vita”…

e probabilmente aveva ragione Tiziano Terzani…
“Vivo ora, qui, con la sensazione che l’universo è straordinario, che niente ci succede per caso e che la vita è una continua scoperta. E io sono particolarmente fortunato perché, ora più che mai, ogni giorno è davvero un altro giro di giostra.”

(foto, come sempre impeccabili, dell’amico Angelo Lavizzari.
A proposito: che ebbrezza il ciuffo sulla mia fronte…)