Evidentemente, non sono molto “fortunato” con le prenotazioni CUP…
qualche mese fa ho chiamato per una visita dermatologica con mappatura dei nei: mi hanno proposto luglio 2024, circa un anno e mezzo di attesa…
In questi giorni ho chiamato per una visita oculistica: niente da fare, “le agende sono chiuse”, non si sa quando si potrà liberare uno spazio per una visita…“riprovi a settembre, forse sarà più fortunato…e comunque difficilmente prima del prossimo anno…”.
Una frase che mi ha ricordato i tempi in cui, bambino, negli anni ’60, frequentavo l’Oratorio di Lurago d’Erba.
C’erano i ghiaccioli della ditta “Crippa”.
Una volta finito il ghiacciolo, sul bastoncino di legno poteva comparire la scritta tanto agognata: “Crippa raddoppia”, e consegnando il bastoncino ti veniva consegnato in omaggio un altro ghiacciolo.
Il più delle volte, però, compariva la scritta:” Ritenta, sarai più fortunato”…
la stessa frase pronunciata dall’incolpevole operatrice CUP
Non fa nulla, come non detto…
anche questa volta ricorrerò alle strutture private, fortunatamente posso permettermelo…
ma il sistema sanitario questo non lo può sapere…
sono un cittadino come tanti altri, in pensione da pochi mesi, con una pensione da 1000 euro al mese, senza appartamenti di proprietà…
il sistema sanitario non può sapere che, rispetto ad altri, ho questa “fortuna”…
e sul piano del diritto questo non fa e non può fare alcuna differenza.
Invece nell’anno di grazia 2023, nella “civilissima” Italia, e nella “favolosa” Liguria, il diritto alla salute è gestito con lo stesso “criterio” del ghiacciolo Crippa negli anni ’60…
“ritenta, sarai più fortunato”…
