Breve storia di una festa a sorpresa…o quasi…

Vent’anni fa, 2004…

Susanna riesce in modo straordinario ad organizzare una festa a sorpresa per il mio 50^ compleanno, e dire straordinario è assolutamente riduttivo (non sto a raccontare i dettagli, potete fidarvi…).

Per i miei 70 anni, pochi giorni fa, ci riprova ma, pur con tutte le sue astuzie e grandi capacità, e pur riuscendo a creare comunque un bell’effetto sorpresa, non riesce a scalfire quell’incredibile risultato del 2004.

Ma andiamo con ordine.

Questo è l’anno perfetto, quello bisestile in cui riusciamo, ogni 4 anni, a festeggiare nel giorno “giusto” il nostro anniversario di matrimonio.
Avevamo pensato ad una vacanza al caldo che potesse abbracciare le due date (29 febbraio e 14 marzo), poi era arrivato per me l’invito ad un convegno (nel quale avrei dovuto esporre il percorso di inclusione sviluppato in questi 27 anni al Pianacci), fissato per il 4 marzo, e con Susanna abbiamo immediatamente convenuto che era giusto onorare questo impegno, che tanto avremmo potuto festeggiare al caldo anche solo il mio compleanno…

Poi si sa come vanno queste cose…

si ricomincia daccapo a pensare dove andare…

poi diventa preponderante il fatto che dovremmo “lasciare” la nostra gattina per troppo tempo…
e non ci si decide…

Si avvicina così la data del 14 marzo, ed appare sempre più evidente che, inevitabilmente, si festeggerà senza muoversi da Genova…

Io sono oberato da impegni molto corposi (sia burocratici che “fisici”) con il Pianacci, e letteralmente il pensiero alla “mia festa” diventa sempre più nebuloso…
tanto lo so che poi ci penserà Susanna…

la quale mi assicura di aver provveduto a prenotare una cena per due non si sa dove…

mi sembra strano che non si parli della possibilità di chiedere “ospitalità” a PizzaPoint, dell’amico Mario Rollandini…
prima del lockdown abbiamo festeggiato lì, tra pizza e musica, sia nostre ricorrenze che quelle di altri…

mah…

Si arriva così al 14 marzo.

A metà mattina arriva, a sorpresa, Daniele, fratello di Susanna, che nel pomeriggio raggiungerà l’altro loro fratello, Silvano, a Como, per festeggiare il compleanno del piccolo Enea (nato pure lui il 14 marzo…).

Susanna (avendo cura che io possa sentire distintamente) gli racconta di aver provveduto a prenotare in un ristorante gourmet una particolare cena, alla quale avrei dovuto partecipare in giacca e cravatta…

A  pranzo però Susanna sfodera una maxi-teglia di straordinarie lasagne al ragù (come faceva mia mamma, immancabilmente, il 14 marzo) e, terminata la prima corposa razione non fa una piega, anzi, quando io e Daniele ci offriamo di spazzolare tutto…

E lì mi viene il primo sospetto…

Susanna è “tedesca” nel controllo della mia dieta, e non mi quadra il fatto che mi consenta di rimpinzarmi di calorie se alla sera è prevista una cena che sicuramente sarà più calorica delle parche cene quotidiane di famiglia…

A questo si aggiunge un altro sospetto: ci sono amici che di norma sono molto “espansivi” nei loro messaggi di auguri (social o meno) in occasione del mio compleanno…
stavolta o stringatissimi o addirittura assenti, quasi a volermi far credere che nessuno fosse informato sul mio 70^ compleanno…

arriva poi il “coup de theatre”: l’amico Giorgio Usai (storica colonna dei New Trolls) posta un messaggio di auguri su Fb, rammaricandosi per il fatto di non poter partecipare, causa impegno inderogabile di lavoro, alla mia festa di compleanno da Mario Rollandini…

Susanna sembra colta da disperazione, ma si riprende in un nanosecondo, e gioca al volo un paio di jolly: chiama Mario, per chiedere chiarimenti su questo “evidente fraintendimento” (“Ho già prenotato una cena a sorpresa per Carlo”) e mette in pista Sara e Mauro Culotta, che mi chiamano per farmi gli auguri, esprimendo guarda caso l’auspicio che ci si possa rivedere fra qualche settimana in un locale in cui suoneranno Mauro ed altri amici…

La cosa non mi convince, anche se rimane il dubbio che effettivamente ci possa essere stato un fraintendimento…

Susanna commette poi un altro piccolo passo falso (almeno io lo percepisco così…)…

mossa da amorevole comprensione del mio tifo per il Milan, mi lascia vedere tutta la partita di Europa League, che termina però ad un orario tale da non consentire di raggiungere, ovunque sia, un ristorante prima delle 21.15/21.30, un orario poco credibile…

mah…

Si esce da casa (mi rifiuto comunque di indossare giacca e cravatta…) e qui Susanna gioca il suo ultimo (anche efficace) jolly: si mette alla guida (d’altro canto solo lei sa dov’è il locale in cui avrebbe prenotato) e per depistarmi arriva fino in via Piave, ed all’altezza dell’Esselunga si ferma e mi fa indossare una mascherina…

esclusa l’ipotesi di una serata burlesque, è evidentemente uno strumento per aumentare l’effetto sorpresa, e per giunta via Piave è un po’ defilata rispetto a PizzaPoint…
che abbia veramente prenotato in un locale gourmet e quindi i miei dubbi ed il post di Giorgio Usai siano effettivamente il frutto di un fraintendimento?

mah…

provo io a giocare il mio jolly: ”Sono ad occhi bendati, ma lo capisco se vai da Mario: in cima alla salita girerai a sinistra, poi…”.

Non mi fa finire la frase, ed arrivata all’altezza di una rotonda si mette a fare tre giri attorno, in modo da farmi perdere qualunque possibile orientamento…
mi rassegno…

Arriviamo a destinazione (me ne accorgo ovviamente perché spegne il motore), viene ad aprirmi la portiera e mi accompagna a piedi come si fa con un non vedente…

Nonostante l’allergia (e gli spray usati ogni giorno) conservo comunque ancora un po’ di olfatto, e non mi sfugge il “profumo di Mario”, quello inconfondibile delle sue buonissime pizze…

ma ormai siamo lì, ed anche stavolta ha comunque vinto lei…

ha vinto lei perché, oltre a trovare strumenti per depistarmi fino alla fine, è riuscita, con il necessario e provvidenziale aiuto di Mario, a convocare un sacco di amici, musicisti e non, nella riedizione delle piacevolissime feste che non siamo più riusciti a riproporre da prima del lockdown…

ed all’interno, scorrendo uno ad uno i volti delle persone che erano riuscite a rispondere all’invito, la mia sorpresa cresce in modo esponenziale…

il Dr. Gaggero (il “dentista dei vip” che è anche, se non di più, un vero e proprio “dentista samaritano”) con la moglie Gisella; Enrico, con il quale condivido da anni lo sviluppo del Pianacci; Serena e Giorgio Scarfì, che è ovviamente in compagnia dell’inseparabile fotocamera per il fotoracconto della serata; Andrea con la moglie Maria Dassori; Maria Grazia con Nicolò e Davide, con i quali da anni condividiamo, tra buona cucina e giochi vari, la cena di Natale; Alessandra e Stefano Massari, che non avevano mai avuto l’opportunità di farci compagnia a PizzaPoint; Laura e Giorgio Fugazzi, amici di vecchia data, che hanno la loro attività negli Emirati Arabi ed in questi giorni sono occasionalmente a Genova…

il locale è stracolmo, Susanna e Mario mi informano che qualcuno non è riuscito a liberarsi da impegni assunti in precedenza e che probabilmente c’è stata qualche involontaria dimenticanza…

facciamo una videochiamata all’amico Nicola Sansalone, sempre presente con la sua chitarra nelle precedenti occasioni, e che non avremo occasione di vedere per diverso tempo, per le terapie cui deve sottoporsi…
da lui ricevo auguri ipergraditi conditi dalla sua inossidabile allegria…

come sempre accade in queste occasioni, a PizzaPoint sono presenti tanti amici musicisti che fin dall’inizio tolgono dalle custodie i loro strumenti e, tra un pezzo di pizza ed una fetta di torta, ci deliziano con improvvisazioni di grande qualità.

Mauro Culotta (ex Gens, vincitori del Cantagiro 1972 con “Per chi”), che si alterna tra chitarra, basso e voce; Mario Rollandini saltellante come un grillo alle tastiere; Franco “Fisher” chitarra e voce; il tenero Sergio Morselli, alle efficaci, originali percussioni di “qualunque” cosa, pure un porta tovaglioli; Luciano Ventriglia alle percussioni; Luciano Ottonello alla chitarra; Maurizio Cassinelli in duetto con “Fisher”; Matteo Troilo, chitarra e voce; Mya, presente nonostante la faringite che le impedisce di dare sfogo alle sue qualità vocali; Vera Torrero che con la sua voce da usignolo interpreta magistralmente “Summertime”, e per sottolineare la sua duttilità, si esibisce anche in un vecchio successo di Bruno Martino, “Sono stanco”; infine  Alessandro Larosa, che pur “distratto” dalla “chitarra al contrario” (lui è mancino e c’erano chitarre per soli destri) dà fiato alle sue incredibili qualità canore nell’esecuzione con il mitico Nico Di Palo (storico chitarrista e voce dei New Trolls, ed autore dei loro brani più famosi) di due brani da pelle d’oca, “Quella carezza della sera” ed “Aldebaran”…

Non capita tutti i giorni di festeggiare il proprio compleanno con il tradizionale “Tanti auguri”  eseguito da tutte queste belle voci…

A me è toccato questo privilegio nel giorno in cui inizia (e speriamo possa continuare…) il lungo viaggio verso soglia “80 anni”.

Diciamo che per ora “hottantavogliadiarrivarci”, magari non troppo rinco…

e, nel caso, chissà cosa si inventerà Susanna sia per scalfire la performance del 2004 che, soprattutto, per “disattivare” la mina vagante che risponde al nome di Giorgio Usai…

ps: c’è anche un’altra bella storia che si è sviluppata grazie a questa festa tra amici…
ma ne parlerò in un altro post...